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Profili di povera gente
VendutoLaura Anzilotti
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Laura Anzilotti
Sottotitolo: Gli amici delle baracche e delle soffitte
Editrice Nuova Fortezza
Dicembre 1994
Formato: 14x20
Pagine: 66
Note: dedica autografata dell'autrice
Gli amici delle cantine, delle soffitte, dei tuguri e delle baracche: un piccolo popolo che vive di espedienti, che vive, come dicono loro, con pittoresca espressione, "alla sventura". Giorno per giorno, ora per ora, in lotta per risolvere tutti i problemi della vita quotidiana; un popolo che vive di piccoli imbrogli, di bugie, di scuse. Un popolo che ha una fantasia fervida per strappare un piccolo sussidio, qualche indumento, o solamente per incutere compassione.
Questi miseri hanno un loro codice di vita; sanno essere sinceri, talvolta, ed hanno un modo tutto loro d'intendere il vivere civile. In questo mare di miseria materiale e morale ci son pur sempre degli sprazzi di luce.
Le povere donne, che vivono facendo il mestiere più antico del mondo, riscattano il loro squallore con l'amore per i propri figli; l'anziana che ha rinunciato all'agiatezza per vivere con il suo uomo, e per dividere con lui una miseria riscaldata di tanto amore. Povera gente, che non guarda al futuro, che non ha futuro, e, fra queste, fanno eccezione una madre ed un figlio che lottano, soffrono, lavorano, perché vogliono un futuro più sereno e conservano, in mezzo a tanta miseria, fiducia e speranza.
Laura Anzilotti, nata a Pisa, può dirsi livornese essendo in questa città dall'età di due anni. Giovanissima, s'impegnò nelle attività vincenziane e nella Croce Rossa. Prestò servizio come infermiera volontaria durante la seconda guerra mondiale e ricevè la medaglia d'argento.
Nel dopo-guerra fu chiamata da don Angeli, che dirigeva instancabile il Comitato Livornese di Assistenza, e le fu affidata l'assistenza sociale. Il suo lavoro si svolgeva fra le baracche dei vari rioni della città e in mezzo a mille difficoltà, ma sempre sostenuto e confortato dai consigli di don Angeli.
Laura Anzilotti non trascurò di dedicarsi alla scrittura. Per i tipi dell'editrice Marzocco e delle edizioni Paoline uscirono vari volumi per bambini; per l'editrice La Perla uscì un diario di guerra, "Carlo è tornato", che ebbe la menzione onorevole ad un concorso nazionale. Ha collaborato con racconti ed articoli al "Giornale della Domenica" di Banti, al settimanale "Fides" ed alla rivista "Alba".
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